Terme di Popoli

Spiagge di sabbia dorata, mare cristallino e tanti servizi pensati per soddisfare ogni esigenza, questi sono i principali motivi che portano ogni anno centinaia di turisti a trascorrere le proprie vacanze a Francavilla al mare.

Ma c'è anche chi cerca un'alternativa a intense giornate di sole trascorse sulla spiaggia, magari un'escursione nell'entroterra o una giornata alle terme. Popoli sembra essere la soluzione perfetta. Il territorio comunale di questa cittadina fa parte della Comunità Montana della Maiella e del Morrone, qui la provincia è quella di Pescara.

Considerata fino al secondo dopoguerra la chiave dei tre Abruzzi per la sua posizione intermedia Popoli fu una grande fortezza dei domini dei Cantelmo che la fecero fiorire, rendendola per tutto l'800 uno dei centri più ricchi, capace di ospitare ben due mercati settimanali e diverse fiere annuali. Oggi è rinomata non solo per essere uno dei centri più graziosi di tutto l'entroterra abruzzese, ma anche sede di uno dei centri termali più importanti d'Abruzzo.

Le terme di Popoli infatti sono perfette non solo per una giornata all'insegna del relax e del benessere, ma anche per chi necessita cure riabilitative che qui vengono fatte con acque e fanghi sulfurei. Il primo centro termale, che risale alla fine del 1800, è andato distrutto a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il recente stabilimento termale, nato negli anni '90, attinge alle acque della fonte De Contra che offre acque ad alto tasso solfidrometrico ideali per curare patologie legate al sistema vascolare, all'apparato digerente e a patologie respiratorie.

Ovviamente oltre alle qualità curative il centro termale offre trattamenti benessere e veri e propri momenti di puro relax. Rientra nel territorio della città la Riserva Naturale Sorgenti d'acqua del Pescara, che istituita nel 1986, è costituita da 4 caverne che costituiscono un laghetto, Capo Pescara, da cui sgorgano acque purissime.

Tra i gioielli architettonici della città si distingue la Taverna Ducale. Costruita dai Cantelmo durante la prima metà del trecento venne usata prima come magazzino per stipare e vendere le decime dei feudatari, poi utilizzata come locanda, punto di sosta dei cavalli e, appunto, taverna. In stile gotico, oggi ospita numerose mostre temporanee d'arte.